ECOGRAFIE – funzionamento, tecnologia, attendibilità e frequenza

Pubblicato il 27 Giugno 2019 in News

Funzionamento e tecnologia delle ecografie

Quando ci si trova nei punti più alti di una vallata e si grida forte in direzione di una parete, si assiste al fenomeno dell’eco, cioè l’onda sonora che abbiamo emesso è riflessa dalla parete stessa e fa ritorno alle nostre orecchie. Allo stesso modo è possibile definire il meccanismo alla base delle ecografie (sia quelle che si effettuano a Roma, sia nel resto del mondo): gli strumenti ecografici producono ultrasuoni, che sono onde sonore aventi un’elevata frequenza. Questi vengono mandati sull’organo da analizzare: l’effetto biologico è, principalmente, un leggero aumento della temperatura. Colpendo il corpo, gli ultrasuoni sono riflessi e fanno ritorno alla sonda, strumento che utilizza il medico specialista durante la visita ecografica (è l’oggetto che tiene in mano).

Viene inviata al computer una raccolta dati, subito convertita in immagini anatomiche. Le sonde sono strumenti molto diversi dalle telecamere, infatti le immagini ottenute per ecografia sono computerizzate, digitali, cioè risultanti fisiche di particolari fenomeni, anch’essi di tipo fisico. Si tratta di echi acustici originati da materiali disomogenei. Un esempio classico di immagini ecografiche sono quelle 2D. Attualmente è possibile anche elaborare immagini 3D, utilizzate specialmente in ostetricia.

Le ecografie sono tecniche diagnostiche che hanno vari aspetti positivi, come l’affidabilità, l’essere un esame indolore e il non causare fastidi. Inoltre, la trasmissione delle onde sonore ad alta frequenza non ha controindicazioni e non causa alcun tipo di effetto collaterale.

Prepararsi alla visita ecografica

L’ecografia è un esame che dura, nella maggior parte dei casi, 20 minuti al massimo e non è necessaria una particolare preparazione. Tutto dipende da quale zona del corpo va studiata. Solitamente, l’unica azione da effettuare prima dell’esame ecografico è l’applicazione di un particolare gel sulla zona del corpo da investigare. Questo è necessario per trasmettere gli ultrasuoni, inoltre elimina eventuali bolle che potrebbero essere presenti fra la sonda e la pelle dei pazienti. Il gel permette anche un buon scorrimento della sonda sulla cute.

Invece, se si deve eseguire un’ecografia all’addome inferiore (esempio vescica o utero), è necessario anche bere almeno 1 litro di acqua naturale nelle ore che precedono la visita. In altri casi può rendersi necessaria una particolare dieta, in modo da diminuire l’aria responsabile della dilatazione intestinale (eventi di meteorismo), che causa una vera e propria barriera fisica nei confronti degli ultrasuoni.

Durante la visita ecografica si cercano le eventuali anomalie presenti negli organi. Con questo tipo di visita si ottengono delle immagini che saranno anche a disposizione dei pazienti. Per poter definire l’affidabilità delle ecografie è importante considerarne tecnologia e evoluzione: è consigliato scegliere strutture moderne e aggiornate. È molto importante rivolgersi a medici specialisti che siano professionisti qualificati, in quanto affidabilità e qualità della visita diagnostica dipendono anche dalle loro capacità.

Gli Ecografisti

Il medico ecografista deve occuparsi sia della ricerca di possibili anomalie, sia di studiare e interpretare le immagini ottenute con l’ecografia: in questo tipo di esame diagnostico, solo lo specialista che ha effettuato l’analisi può interpretarne i risultati (mentre in tecniche come TAC o mammografia è possibile far leggere l’esame anche a medici che non hanno fatto l’analisi di persona).

Attendibilità delle ecografie

L’aspetto che maggiormente interessa le persone che si sottopongono a visita ecografica è l’attendibilità di questo esame.

I dispositivi moderni garantiscono, quasi sempre, immagini corrette. Molto dipende anche dal grado di esperienza e dalla competenza del medico specialista. In relazione alle ecografie che si effettuano a Roma (e in tutta Italia) bisogna stare attenti al livello di qualità delle attrezzature, oltre che a come tutto il sistema viene messo a punto. Per evitare errori, è utile evitare strumenti non riconosciuti o valutati inappropriati. In generale, l’ecografia è un esame valutato quasi sempre attendibile. Ovviamente va tenuto conto che, nel campo della medicina, niente può essere sicuro nel 100% dei casi.

Frequenza

L’ecografia è un’analisi di tipo non invasivo e, per questo, teoricamente non c’è un numero massimo di visite alle quali ci si può sottoporre in un determinato periodo. Infatti, l’esame ecografico può essere ripetuto tutte le volte che si presenti l’esigenza di questo tipo di diagnosi (ricordando, però, che in medicina qualsiasi azione non necessaria potrebbe essere dannosa).