LE ECOGRAFIE MUSCOLARI, TENDINEE, LEGAMENTOSE ED ARTICOLARI

Pubblicato il 15 Luglio 2019 in News

Di cosa si tratta

L’ecografia muscolare, tendinea, legamentosa ed articolare è una metodica di diagnostica per immagini, che investiga le condizioni di salute delle strutture elencate, attraverso gli ultrasuoni, ovvero per mezzo di onde sonore a frequenza elevata generate da una adeguata sonda ecografica. Si tratta di un esame assolutamente indolore.

Quando si ritiene che il paziente abbia subito danni come stiramenti e strappi del muscolo, contusioni, borsiti, versamenti articolari o patologie dei tendini varie, il primo esame che viene consigliato è l’ecografia.

Si tratta dunque di un’analisi di tipo strumentale in grado di fornire, in tempo reale, immagini delle regioni in esame: queste vengono immediatamente visualizzate in uno schermo, consentendo un’accurata verifica delle strutture articolari e periarticolari e dei fasci muscolari, evidenziandone eventuali alterazioni di significato patologico. E’ dunque necessario una apparecchiatura ecografica idonea, moderna, dotata di sonde ad elevata frequenza (non meno di 12-13 Mhz)

 

Eseguire un’ecografia muscolare, tendinea, legamentosa e/o articolare

L’ecografia è un esame che esegue sempre il medico , al fine di completare la diagnosi clinica. Il medico specialista maggiormente indicato per quest’analisi è il radiologo dedicato, ovvero colui che ha una adeguata esperienza in questo specifico campo, meglio ancora se si tratta di un medico specialista che abbia un curriculum professionale particolarmente ricco e aggiornato proprio nel settore muscolo-scheletrico.

Avere una giusta conoscenza dell’anamnesi della persona è importante per poter tenere sotto continuo controllo l’andamento della patologia e confrontare i referti: è necessario mostrare allo specialista i risultati di eventuali precedenti analisi cui il soggetto è stato sottoposto.

Le fasi di esecuzione di un’ecografia sono:

  • Prima della visita ecografica è necessario rimuovere, qualora fossero presenti, le medicazioni (come ad esempio le fasciature) dall’area del corpo da esaminare e, in seguito, applicare qui il gel, in corrispondenza delle articolazioni coinvolte nella visita. È importante applicarne abbastanza da facilitare il contatto diretto tra la zona da studiare e la sonda, che trasmetterà poi gli ultrasuoni;
  • Procedimento l’esame non è invasivo: impiega onde sonore ad alta frequenza non rilevabili dall’orecchio dell’uomo. Gli ultrasuoni, generati da sonde, sono infatti innocui e non provocano alcun danno ai pazienti. È una tecnica che non ha controindicazioni ed è particolarmente vantaggiosa, poi può permettere inn tempo reale il confronto con l’arto controlaterale, oppure attraverso prove dinamiche ovvero movimenti passivi e attivi della parte in esame , con la collaborazione del paziente, mettere in evidenza lesioni che diversamente potrebbero non essere riconoscibili, talvolta anche con esami più approfonditi.
  • Dopo la visita ecografica, in seguito ad una diagnosi ben definita, si potrà iniziare la corretta terapia. Talvolta può essere necessario sottoporre l’individuo a altri esami di approfondimento ( RX, RM, TC). Nel caso. lo specialista lo consiglierà spiegandone le ragioni.

 

Quando eseguire un’ecografia

L’ecografia è un metodo di diagnosi utile per investigare muscoli, tendini e legamenti (strutture periarticolari), ma anche tessuti molli, capsule articolari e membrane sinoviali. Si tratta di una tecnica che consente di analizzare molte zone del corpo umano (come tutte le capsule articolari, mani, piedi, avambracci, bicipiti, inguine, cosce, ecc.), utile per determinare la presenza di:

  • ematomi (sia intramuscolari, sia sottocutanei)
  • contusioni, distorsioni, lesioni parziali e complete
  • cisti
  • borsiti
  • tendiniti (che coinvolgano spalle, ginocchia, gomiti, polsi, caviglie, mani)
  • malattie reumatiche
  • tumefazioni delle articolazioni, presenza di versamento articolare.

 

N.B.: Nel caso di forte sospetto di lesioni dei muscoli , l’ideale è eseguire l’esame ecografico non prima di 48 h.

In ogni caso dopo la prima valutazione è sempre  opportuno eseguire delle ecografie di controllo fino alla guarigione, al fine di indirizzare al meglio l’iter terapeutico, verificare la corretta riparazione delle strutture lese e in definitiva evitando ritardi di riparazione e/o cicatrici anomale che possano poi dare problemi di funzionalità ovvero durante i movimenti della regione anatomica. I controlli ecografici, durante il periodo di terapia , sono dunque particolarmente utili nel soggetto sportivo, che abbia subito una lesione muscolo-scheletrica, al fine di evitare poi ripercussioni negative durante le prestazioni sportive e/o nelle competizioni.

Risultati: ecografia muscolare tendine e legamenti

Con una valutazione diagnostica fatta con questo tipo di ecografia è possibile individuare anche  le patologie tendinee e legamentose : tale tecnica consente di riconoscere facilmente la struttura fibrillare dei tendini e dei legamenti stessi. Esempi di patologie così riconoscibili sono:

–  tendinosi e tendiniti

–  pubalgie

–  lesioni tendinee della spalla

–  epicondiliti ed epitrocleiti del gomiti

–   lesione dei legamenti collaterali del ginocchio e della caviglia