Risonanza magnetica e Facebook AI: “L’esame sarà più veloce e economico”

Pubblicato il 23 Settembre 2020 in News

A seguito di una ricerca durata circa due anni, il colosso Facebook in collaborazione con il centro medico Langone della New York University hanno tratto le prime conclusioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) applicata alle immagini di Risonanza Magnetica.

FastMRI è il nome scelto per questo ricerca. Ha lo scopo, con l’ausilio di una rete di computer (di proprietà di Facebook, già impegnata da anni nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e nel machine learning) di analizzare e calcolare le immagini processate riducendo i tempi di acquisizione della RM da più di un’ora (in base alle sequenze) a pochi minuti.
Tale sistema, grazie appunto all’AI è in grado di fornire le sequenze finali della risonanza magnetica sfruttando solo il 25% dei dati grezzi ricavati dalla scansione, “ipotizzando e ricostruendo” l’immagine finale.

Affidabilità?
Tali parti “ricostruite” potrebbero ovviamente fare la differenza in una diagnosi, per questo è risultato fondamentale l’ausilio del machine learning, che ha “imparato ed immagazzinato” migliaia di scansioni RM tradizionali dalle quali ha ottenuto set di dati “affidabili” che vengono sfruttate per il confronto con l’immagine ipotizzata. Questo confronto viene ripetuto per milioni di volte, velocemente, ed è in grado di imparare autonomamente dai propri errori, capendo come codificare il 25% dei dati a disposizione per ottenere una immagine identica a quella prodotta dalla risonanza magnetica classica.
Il sistema attualmente è ancora in fase di sviluppo e di learning, sotto la stretta guida di radiologi esperti, e al momento non si prevede un effettivo rilascio prima dei prossimi 2 anni, e comunque dopo un periodo (lungo) di approvazione da parte delle autorità sanitarie dei vari paesi. Nella prima fase sono stati elaborati dati di RM articolari (prevalentemente ginocchia), ma sembra che sia a buon punto anche lo studio riguardante l’encefalo.

Rendere l’esame di Risonanza Magnetica più veloce, porterebbe ad una notevole riduzione dei costi e dei tempi di attesa, sarebbe fondamentale in caso di emergenza, e i suoi benefici si rifletterebbero ad esempio nei neonati o nei bambini, o in tutti i pazienti affetti da patologie per le quali si riscontra difficoltà a restare immobili (per lungo tempo).